giovedì 21 novembre 2013

Cromoterapia.


Dal punto di vista del loro effetto psicofisiologico, dividiamo i colori in caldi (rosso, arancione, giallo) e freddi (azzurro, indaco, violetto). Il verde, è collocato al centro dello spettro della luce, quindi rappresenta il punto di equilibrio tra questi colori.

I colori caldi, il rosso in particolare, hanno un effetto eccitante, aumentano l’attività muscolare, la pressione del sangue, la frequenza del respiro e il battito cardiaco, sono quindi riconducibili alla tonicità e all'azione, è quindi consigliato evitarli nella camera da letto, ove invece bisogna confidare nei toni freddi, come per esempio il blu, i toni freddi hanno un effetto calmante e rilassante e abbassano i parametri della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e respiratoria.

Il verde ha un’azione riequilibrante e di benessere generale.

Indossare dei capi dai toni caldi ci aiuterà durante le giornate pesanti, quando bisogna affrontare delle prove che necessitano di energie. Potremo indossare dei toni freddi quando ci accingiamo a trascorrere delle giornate rilassanti o durante le meditazioni.

La cromoterapia si è molto sviluppata in questi ultimi tempi e suscita notevole curiosità e interesse.

L’azione dei colori sull’uomo, sia a livello fisico che psicologico è ormai riconosciuta. La sua efficacia può variare in funzione della tipologia della persona. Cioè una persona emotivamente più sensibile, recettiva sul piano intellettuale, con la mente libera da pregiudizi, si pone nelle migliori condizioni per ricevere dai colori il massimo effetto. Allo stesso modo i bambini traggono il massimo dell’efficacia.

L’ansia è uno spiacevole stato di agitazione interna che si prova in presenza di un’incapacità di espressione esterna, sia motoria che emotiva. I muscoli tendono a essere utilizzati per contenere piuttosto che per esprimere le emozioni e si contraggono, la respirazione viene trattenuta o accorciata, indubbiamente vivere in un ambiente con colori aggressivi peggiora lo stato.

Si può indossare il blu per la guarigione, il viola per aiutare la connessione con il divino, il giallo se si ha bisogno di energia, il rosso per comunicare passionalità, il verde per la connessione con la natura.


Il rosso e' stato chiamato ''il grande attivatore energetico'', il'' padre della vitalità''' a causa del suo immenso effetto elementare sulla struttura fisica dell'uomo.
Quale forza animatrice del sangue sono ottimi il Rubigas e il Purpurgas.
Il rosso ha potere calorifico: esso riscalda il sangue arterioso e quindi favorisce la circolazione.
Il rosso e' molto ricco di raggi calorigeni; esso e' alcalino, non elettrico, non astringente. Associato al primo Chakra
I metalli che irradiano raggi rossi sono: ferro, rubidio, titanio, bismuto, zinco, rame (quest'ultimo irradia anche il suo colore complementare, il verde)

Arancione

L'arancio ha un'azione risolvente delle funzioni organiche e mentali,mitigando le sensazioni di oppressione.
Questo colore combina l'energia fisica col discernimento mentale, favorendo la trasformazione fra il Sè inferiore e quello superiore.
L'arancio agisce inoltre beneficamente nei casi di deficienza mentale, e aiuta la mente ad aprirsi e a svilupparsi; esso viene perciò sovente chiamato ''IL RAGGIO DELLA SALVEZZA''.
Il suo impiego ci consente di curare il corpo fisico e in pari tempo d'inculcare nella mente la maniera di conservare la salute quando la si e' raggiunta.
L'arancio e' riscaldante, euforizzante, non elettrico, non astringente. Associato al secondo Chakra
I metalli che irradiano raggi arancio sono: selenio, ferro, calcio, nickel, zinco, (non consigliabile per usi curativi), rubidio, manganese.

Giallo

Caratteristiche del colore
Questi raggi emanano correnti positive e sono non astringenti; il loro effetto e' alcalinizzante e tonifica i nervi.
I raggi gialli hanno un potere vivacizzante, ispirando e stimolando efficacemente le facoltà superiori - le capacità i ragionamento -, facoltà che ne traggono un effetto notevolissimo.
Attraverso la luce colorata, il giallo facilita l'autocontrollo.
Associato al terzo Chakra I Metalli che irradiano raggi gialli sono: bario, calcio, cromo, nickel, zinco, rame, stronzio, cadmio, cobalto, manganese, alluminio, titanio.


Verde

Caratteristiche del colore:
Il verde e' il colore della natura, il colore delle forze equilibrate, il colore dell'evoluzione della mente e del corpo.
Il verde favorisce l'armonia in quanto ha un'influenza calmante sul sistema nervoso.
La filosofia indiana associa il verde della terra e sostiene che questo colore sviluppa le vibrazioni armoniche dei nostri pensieri e da' pace ai nostri sensi.
Il desiderio di verdi prati e di alberi che si prova dopo un periodo trascorso fra i ciottoli grigi e i mattoni rossi delle città rappresenta l'istintivo anelito verso il colore tonicizzante della natura, che da' calma e ristoro; il verde e' il colore neutro rispetto al fulcro dello spettro solare, il punto equilibrante.
Il verde non e' ne' riscaldante ne' astringente, non e' ne'
acido ne' alcalino. Il verde mela rappresenta la radiazione della fratellanza, la vibrazione di movimenti impersonali, il denominatore comune della natura Associato al quarto Chakra
I Metalli che irradiano raggi verdi : sodio, rame nickel, cromo, cobalto, alluminio, titanio.

Azzurro

Caratteristiche del colore:
''Il raggio azzurro e' uno dei piùpotenti antisettici del mondo''
La sua luce e' rinfrescante, elettrica, soporifera, astringente.
La luce azzurra, abbassa la febbre, cura le infiammazioni della gola e, qualora sia applicato nella maniera adeguata, a cose in apparenza inspiegabili.
Il raggio azzurro comporta tutti gli aspetti della Verità, e la scienza sottolinea questa caratteristica.
In apparenza presenta anche un aspetto negativo, nel senso di indurre a compiere ricerche miranti a realizzare vantaggi materiali, per esempio, nella produzione di nuova armi da guerra.
Inoltre ''sentire blu'' (espressione inglese che significa ''essere di cattivo umore'' (indica l'istintivo richiamo alla proprietà sedativa del raggio blu).
Noi diciamo anche ''azzurro come il cielo'', ''blu puro'', e di qualcuno, che ha il ''sangue blu''.
Si e' detto che la verita' puo' vincere ogni cosa, ed e' talvolta spietata, sebbene ciò sia più apparente che reale.
L'azzurro e' usato integralmente soltanto in uno stato di perfezione. Associato al quinto ChaKra
I Metalli che irradiano raggi azzurri sono: stagno, piombo, cobalto, rame, zinco, cadmio, manganese, alluminio, titanio.


Indaco

Caratteristiche del colore:
Questo colore è un grande purificatore del sistema circolatorio fisico, è un potentissimo purificatore del sistema circolatorio fisico, è un potentissimo purificatore mentale, in quanto controlla le correnti psichiche dei nostri corpi più sottili.
L'indaco e' una combinazione del profondo blu della devozione e del chiaro pensiero logico e delle tracce più tenui del rosso stabilizzatore.
E' dunque un raggio che associa una grande potenza alla praticità; un colore mediante il quale trasformazioni radicali avvengono ad ogni livello del nostro essere.
L'indaco e' elettrico, rinfrescante e astringente e può produrre anestesia locale e, occorrendo, totale. Associato al sesto Chakra
I Metalli che irradiano raggi indaco sono: cromo, ferro, rame, stronzio, titanio.

Viola

Caratteristiche del colore:
Il violetto e' il purificatore ideale, e il purificatore degli ideali.
La sua elevata frequenza di vibrazioni ha un effetto deprimente nelle turbe mentali, poichè queste menti non possono coglierne la sostanza.
Il violetto e' stimolante delle qualità intuitive (o spirituali).
Aiuta l'ispirazione, infatti le grandi opere d'arte in musica, prosa, pittura, scultura, ecc., sono attribuite all'influenza del raggio violetto, lo stimolatore dei più alti ideali umani.
Il violetto nutre tutte quelle cellule della nosra mente superiore, la cui funzione e' di estendere l'orizzonte della nostra conoscenza divina.
Leonardo da Vinci, uno dei più grandi ricercatori nella scienza dei colori, sosteneva che il nostro potere meditativo può essere decuplicato se la meditazione avviene sotto una luce violetta che cada dolcemente attraverso i vetri colorati di una tranquilla chiesa.
Tutti questi esempi confermano l'impulso spirituale che imprimono le alte frequenze del violetto.
Un noto sacerdote inglese afferma di ritenere che una delle ragioni della nostra insoddisfazione nervosa in questo mondo risiede nel riconoscere il fallimento della nostra vita religiosa, la mancanza di equilibrio che risiede nella nostra conoscenza interiore.
La meditazione con l'Ametista aiuta a raggiungere questa auto-realizzazione.
Associato al settimo ChaKra
I Metalli che irradiano raggi violetti: manganese, bario, alluminio, ferro, rubidio, calcio, cobalto, stronzio, titanio.
Elementi Chimici Cloruro d'argento, arsenico, ecc. Il miglior vetro da usare per il trattamento dei vari disturbi contiene manganese e cobalto.


Più nello specifico vediamo i singoli colori e le loro proprietà.

  • Rosso: stimola l’attività fisica e intellettuale, è euforizzante, migliora la circolazione e la produzione di globuli rossi, è antibatterico.
  • Blu: calmante e rilassante, elimina il mal di testa, diminuisce la pressione sanguigna, è antisettico e attenua i dolori.
  • Giallo: stimola intelletto e concentrazione, rafforza il sistema immunitario, agisce sul pancreas, è depurativo.
  • Verde: allevia insonnia, mal di testa, problemi di stomaco e intestino, è antibatterico e agisce nei casi di esaurimento nervoso.
  • Viola: rilassante, favorisce concentrazione e meditazione, combatte dolori e stanchezza, agisce sulla milza.
  • Arancione: stimola il metabolismo, i polmoni, cura spasmi e crampi, ridona equilibrio al sistema nervoso per superare ansie e paure.


Il modo più efficace di applicazione della cromoterapia consiste nell’irradiare una luce del colore adatto al problema da risolvere verso tutto il corpo o verso il punto specifico in cui si trova lo squilibrio energetico, per esempio una luce blu verso la testa per depressioni e stress, una luce gialla verso l’addome per stimolare la digestione, il fegato e l’intestino.

Indipendentemente dalle teorie e dalla pratica olistica possiamo sperimentare noi stessi gli effetti benefici di un colore o di un altro, per esempio se siamo in un periodo di stress prendiamoci qualche minuto per osservare un oggetto blu, se siamo svogliati e giù di tono un oggetto rosso o giallo se necessitiamo di ritrovare concentrazione, a volte in gesti semplici e naturali è possibile ritrovare una soluzione senza dover per forza aprire l’armadietto dei medicinali.


dal libro : ''I colori della guarigione''

Tesi : Teresa Cavallo



domenica 10 novembre 2013

Se tornassi a vivere...

Qualcuno mi ha chiesto giorni fa se, potendo rinascere, avrei vissuto la vita in maniera diversa. Lì per lì ho risposto di no, poi ci ho pensato un po' su e... Potendo rivivere la mia vita, avrei parlato meno e ascoltato di più. Non avrei rinunciato a invitare a cena gli amici soltanto perché il mio tappeto aveva qualche macchia e la fodera del divano era stinta. Avrei mangiato briciolosi panini nel salotto buono e mi sarei preoccupata molto meno dello sporco prodotto dal caminetto acceso. Avrei trovato il tempo di ascoltare il nonno quando rievocava gli anni della sua giovinezza. Non avrei mai preteso, in un giorno d'estate, che i finestrini della macchina fossero alzati perché avevo appena fatto la messa in piega. Non avrei lasciato che la candela a forma di rosa si sciogliesse, dimenticata, nello sgabuzzino. L'avrei consumata io, a forza di accenderla. Mi sarei stesa sul prato con i bambini senza badare alle macchie d'erba sui vestiti. Avrei pianto e riso di meno guardando la televisione e di più osservando la vita. Avrei condiviso maggiormente le responsabilità di mio marito. Mi sarei messa a letto quando stavo male, invece di andare febbricitante al lavoro quasi che, mancando io dall'ufficio, il mondo si sarebbe fermato. Invece di non veder l'ora che finissero i nove mesi della gravidanza, ne avrei amato ogni attimo, consapevole del fatto che la cosa stupenda che mi viveva dentro era la mia unica occasione di collaborare con Dio alla realizzazione di un miracolo. A mio figlio che mi baciava con trasporto non avrei detto: "Su, su, basta. Va' a lavarti che la cena è pronta". Avrei detto più spesso: "Ti voglio bene" e meno spesso: "Mi dispiace"... ma soprattutto, potendo ricominciare tutto daccapo, mi impadronirei di ogni minuto... lo guarderei fino a vederlo veramente.., lo vivrei... e non lo restituirei mai più. 

(Enna Rombeck)


martedì 5 novembre 2013

Il rimuginio.


Il rimuginio          

Preoccuparsi è del tutto normale! Capita a tutti di avere pensieri e dubbi e spesso pensarci un po’ su è utile per trovare una soluzione o comprendere meglio il nocciolo della questione.

Capita anche, però, che questi ragionamenti durino intere ore, se non addirittura giornate e che non apportino nessun beneficio, anzi: peggiorano il nostro umore e finiscono col farci sentire ancor più angosciati.

Spesso usiamo e sentiamo frasi del tipo “ci ho rimuginato per ore” oppure “è sempre lì a rimuginare”. Vediamo di comprendere cos’è davvero il rimuginio e che ruolo gioca nei disturbi d’ansia.

1. Cos’è?

Rimuginiamo quando ci preoccupiamo per un tempo prolungato, immaginando situazioni e scenari negativi che potrebbero capitare (soprattutto in condizioni di incertezza) senza elaborare concretamente strategie per fronteggiare il pericolo.

Il rimuginio è orientato al futuro, a differenza della ruminazione che è rivolta al passato.

Attenzione: è uno dei fattori di mantenimento dei disturbi d’ansia, poiché mantiene alto e costante il livello di attivazione fisica e mentale anche in assenza di uno stimolo ansiogeno reale.


2. Ma allora perché rimuginiamo?

Il rimuginio è la strategia che usiamo per gestire pensieri intrusivi del tipo “e se domani mi licenziano?”.

I vantaggi (apparenti) del rimuginio:
  • Il rimuginio ci da l’impressione che scannerizzando gli eventi negativi che potrebbero capitare riusciremo ad evitarli
  •  Ci da anche l’impressione che ragionando e riflettendo su di essi saremo maggiormente in grado di gestirli qualora si verificassero
Gli svantaggi del rimuginio:
  • Rischiamo di sprecare tutte le nostre energie fisiche e mentali determinando così un peggioramento delle nostre performance
  • Finiamo col pensare che esso sia incontrollabile (e noi un po’ deboli)
  • Ci spaventiamo, credendo sia pericoloso e in grado di condurci all’esaurimento fisico e mentale

3. Qualche piccolo suggerimento.


Cosa fare:

• Definire il problema in termini pratici e concreti
“C’è una situazione da risolvere oppure mi sto preoccupando per un pensiero, per qualcosa che mi è venuto in mente?”

• Pensare a una o più soluzioni

• Ce ne sono? Se si, metterle subito in pratica

• Se non c’è nessuna soluzione non allarmarsi ma riflettere proprio su questo: sul fatto che a quel problema non c’è soluzione! Quindi perché continuare a ragionare?!

• Accettare un minimo grado di incertezza e imprevedibilità, che tanto nella vita è ineliminabile, malgrado i nostri sforzi.
“Sarà quel che sarà, tanto purtroppo io non posso farci niente”

• Concentrarsi su ciò che si stava facendo, sul “qui ed ora” e ripetersi anche mille volte se necessario “A che mi serve pensarci ora se tanto non c’è soluzione?”

Cosa non fare:

• Riflettere e ragionare per ore su problemi che non sono risolvibili. Le soluzioni, quando ci sono, vengono in mente dopo pochi minuti

• Pensare di avere poteri magici con cui poter prevedere ciò che accadrà in futuro

• Pensare di avere poteri magici con cui poter evitare che situazioni negative si verifichino in futuro

• Bocciare soluzioni in quanto imperfette: la certezza e la prevedibilità al 100% non esistono!

• Ritenere che preoccupandosi e riflettendo per ore si troverà la soluzione o ci si calmerà….è proprio il contrario!

• Ritenere che sia nostro dovere preoccuparci fino allo sfinimento. Dove sta scritto?!


4. In sintesi.

È molto importante distinguere i fatti reali dalle emozioni e dai pensieri.

Per es. al pensiero “il capo potrebbe licenziarmi” non è detto che corrisponda un evento reale negativo. Vuol dire solo che sto avendo quel pensiero, come tanti altri nel corso della giornata.

I pensieri sono solo e semplicemente immagini della mente. Non vuol dire che hanno il potere di influenzare gli eventi né, quindi, è obbligatorio dargli un seguito arrovellandocisi per ore.

Possiamo imparare a prendere consapevolezza dei nostri pensieri e a guardarli per quello che sono, con distacco; e a non dargli seguito.

Quando questo si rivela particolarmente arduo non facciamoci scoraggiare; in questi casi è meglio affidarsi con fiducia ad un professionista con cui ci sentiamo a nostro agio e che possa diventare un supporto esperto nel percorso verso il benessere.

Dott.ssa Cristiana Aprile
Psicologa
Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione


(Non si tratta nè di un articolo scientifico ne di un'elaborazione esaustiva sull'argomento; bensì solo di una riflessione con qualche piccolo suggerimento pratico che parte dall'esperienza clinica con i pazienti.)

Bibliografia:


“Accertare l’ansia: Assessment cognitivo comportamentale dei disturbi d’ansia” Incerti Alessia, Scarinci Antonio - 2008 – Erikson

“Il benessere della mente con la terapia cognitivo comportamentale per negati” Willson Rob, Branch Rhena – 2009 – Oscar Mondadori

“La relazione terapeutica in terapia cognitivo comportamentale” Gilbert P.; Leahy R. L. - 2009 - Eclipsi

“Psicoterapia cognitiva dell'ansia. Rimuginio, controllo ed evitamento” Sassaroli Sandra, Lorenzini Roberto, Ruggiero Giovanni Maria – 2006 - Raffaello Cortina Editore

“Terapia metacognitiva dei disturbi d'ansia e della depressione” Wells Adrian - 2012 - Eclipsi